Come la Kinesiologia può fare la differenza: 4 casi studio di successo

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Su questo blog, così come sul mio profilo Instagram, vi racconto spesso di cosa sia e di cosa possa fare la kinesiologia (così come il Reiki) per disturbi e problemi di vario genere: ecco perché oggi voglio raccontarvi di 4 casi studio di successo in cui la kinesiologia ha fatto la differenza. 

La kinesiologia applicata si basa sul principio che il corpo possiede una saggezza innata e può comunicare le sue esigenze attraverso i muscoli: nei casi studio di cui vi racconto in questo articolo ho applicato la kinesiologia in accompagnamento ad altre tecniche per aiutare chi si è rivolto a me in casi di insonnia, mal di testa persistente, traumi e miglioramento della performance.  

Per salvaguardare la privacy di queste persone, vi racconterò della loro storia e del loro caso senza entrare eccessivamente nei dettagli non necessari al racconto e senza menzionare il loro nome e cognome reali, utilizzerò dei nomi di fantasia per praticità di lettura. 

Il caso di Alessandra: l’emicrania del weekend

Il primo dei 4 casi studio di successo di kinesiologia che ti racconto è quello di Alessandra.

Alessandra è arrivata da me con un problema non da poco: un’emicrania, anche molto invalidante, che si presentava specialmente nel weekend e nel tempo libero. 

Ne aveva già provate di ogni, centro cefalee compreso, ma con scarsi risultati e l’unica cosa che Alessandra desiderava era tornare a godere a pieno del proprio tempo personale. 

Per aiutarla ho deciso di mettere insieme una serie di tecniche miste: 

  • la kinesiologia touch for health
  • la kinesiologia touch for learning, con una particolare attenzione alle tecniche relative all’autosabotaggio
  • la riflessologia facciale 

Ho deciso di partire dal sintomo, che come sapete è un campanello d’allarme per me, ma il problema principale per voi: ho utilizzato la riflessologia facciale, per dare un sollievo immediato ad Alessandra, ma anche per insegnarle le tecniche da auto praticare a casa alla ricomparsa del mal di testa. 

Poi, nelle sedute successive, abbiamo dato forma al percorso di Kinesiologia Touch for Health: stabilito un traguardo semplice, abbiamo iniziato l’esplorazione. Lavorando sulle emozioni abbiamo capito che ci fossero eccessi di energia sui meridiani, in particolare sullo stomaco. 

Si trattava quindi di un problema legato al forte stress

Capita l’origine, almeno iniziale, ho orientato il lavoro in seduta alle tecniche di alleviamento dello stress: l’obiettivo era diventato vedere e sciogliere alcune emozioni stressanti, lavorando, in parallelo, su alcuni autosabotaggi. Ho insegnato ad Alessandra alcune di queste tecniche, in modo che a casa potesse continuare il lavoro in autonomia

Questo ha fatto sì che in 6 sedute i sintomi scomparissero in pianta quasi stabile, ma, soprattutto, ha permesso ad Alessandra di capire l’entità delle cause scatenanti, su cui stiamo ancora lavorando in prosecuzione di percorso con un nuovo traguardo, questa volta più complesso. 

Un trauma da caduta da cavallo che cambia le carte in tavola: il caso di Giulio

Il secondo dei 4 casi studio di successo di kinesiologia che ti racconto è quello di Giulio, caduto da cavallo.

Giulio è arrivato da me con un caso interessante: era caduto da cavallo e dopo questo episodio non riusciva più a salire sul proprio cavallo, mentre sugli altri sì e senza grandi patemi d’animo. 

Abbiamo impostato il trattamento con la kinesiologia touch for health, stabilendo un traguardo semplice: Giulio voleva tornare a montare sul proprio cavallo senza che questo si agitasse. 

Abbiamo lavorato in modo veramente rapido: nelle 2 sedute in cui ci siamo visti, ho praticato delle tecniche di touch for health con alleviamento dello stress, durante le quali abbiamo ripercorso ogni attimo della caduta di Giulio, risolvendo completamente il problema. 

Il cavallo di Giulio percepiva la sua difficoltà e rifletteva le sue emozioni in un comportamento che, a sua volta, non aiutava Giulio a gestire la situazione al meglio, nonostante sia un esperto in materia. 

Un caso molto semplice, ma che permette di mettere in risalto la grande capacità della kinesiologia di occuparsi delle emozioni e dei sintomi in modo specifico e mirato, anche in poco tempo. 

L’ansia che non ti fa dormire: il caso di insonnia di Martina

Il caso di Martina è, invece, un po’ più articolato. 

Martina è arrivata da me afflitta da una forte insonnia e un’ansia eccessiva e, spesso, immotivata, per la salute della propria figlia. La sua situazione è ormai cronicizzata, convive con queste sensazioni da 30 anni e desidera liberarsene, evitando il continuo uso di psicofarmaci e arrivando a condurre una vita felice e indipendente dalle scelte della propria figlia, ma l’abitudine al disequilibrio a volte rema contro la necessità di cambiamento.  

Con Martina stiamo lavorando con l’ausilio di tecniche miste e lo faremo ancora per un bel po’ di tempo: 

  • kinesiologia touch for health
  • riflessologia facciale
  • fiori di Bach

La cronicità del disequilibrio energetico a cui Martina è sottoposta non ci rende sempre la vita facile: facciamo passi avanti (a volte anche molto piccoli) a ogni seduta lavorando sulle emozioni, ma conviviamo con la resistenza alla guarigione che rende l’equilibrio più precario. 

A ogni seduta lavoriamo sull’aumento dell’energia di base, l’alleviamento dello stress, la regolazione del sistema nervoso centrale, alcune tecniche di rilassamento

Il lavoro con Martina è delicato e costante: a ogni seduta celebriamo insieme le notti dormite in modo naturale (senza farmaci) e le giornate passate con maggiore lucidità e consapevolezza di capacità di riuscita. 

Non tutti i disequilibri si possono risolvere in poco tempo e con rapidità: ma la relazione d’aiuto affonda le radici proprio nella possibilità di lavorare insieme, un piccolo pezzo alla volta, per ottenere non solo il traguardo, ma soprattutto una capacità di gestione del sé consapevole e centrata. 

Il nostro percorso con Martina non si è ancora concluso, durerà almeno un annetto, se non di più, con sedute cadenzate e un lavoro da fare a casa in autonomia (autosabotaggi permettendo). Prendersi il tempo che serve per guarire è importante, farlo in accompagnamento a chi può sostenervi nel percorso lo rende un po’ più semplice da gestire. 

Mirko e la volontà di migliorare le proprie performance musicali: un caso studio

Il quarto e ultimo dei 4 casi studio di successo di kinesiologia che ti racconto è quello di Alessandra.

E su questa sua richiesta abbiamo stabilito il suo traguardo per i trattamenti di kinesiologia touch for learning: “Suono il pianoforte utilizzando entrambe le mani con la stessa abilità e velocità.” 

Mirko è un pianista. È arrivato da me con una necessità mirata: voler suonare con la mano sinistra alla stessa velocità della mano destra. 

Per il caso di Mirko ho applicato il protocollo completo di integrazione emisferica: un insieme di test approfonditi che permettono di verificare come le persone apprendono, sia da un punto di vista di funzionamento, che di attivazione emotiva. 

Si tratta di una lettura molto profonda della persona che permette di comprendere elementi sottesi che spesso ci bloccano in questioni “tecniche” come quella con cui si è presentato da me Mirko. 

Un traguardo “tecnico” di apprendimento, spesso ha dei risvolti emotivi profondi che ci fanno riflettere, raccontano la nostra storia, le nostre difficoltà: una volta individuati ed elaborati, abbiamo la possibilità di correggerli, di guarirli, con l’obiettivo di funzionare meglio.

Il percorso di Mirko è durato 5 mesi con sedute ogni tre settimane circa, tranne le prime due che sono state più ravvicinate. Non è sempre stato facile, soprattutto con gli esercizi a casa, ma la motivazione non mancava. Quando si lavora con le emozioni, soprattutto quelle che abbiamo nascosto a noi stessi, trovare delle resistenze è normale. 

Abbiamo ottenuto un netto miglioramento nell’uso della mano sinistra, anche se non un pareggio completo. Mirko è stato comunque soddisfatto dei risultati ottenuti: ha terminato il percorso con la sicurezza di potercela fare, di poter migliorare ancora. 

In conclusione

Questi 4 casi studio di kinesiologia sono solo un piccolo assaggio del grandissimo potenziale della kinesiologia e delle sue numerose applicazioni. 

Ogni individuo è unico, così come lo sono il suo equilibrio e le sue necessità: per questo è importante applicare sempre un approccio personalizzato per raggiungere il benessere ottimale. 

Se desiderate esplorare come la kinesiologia applicata può migliorare la vostra vita, non esitate a contattarmi: scrivetemi una mail o un messaggio Whatsapp per poter essere richiamati. Al momento pratico Kinesiologia Touch for Health e Kinesiologia Touch For Learning in due studi: a Torino in zona Corso Turati e a Settimo Torinese.

Sono qui per aiutarvi nel vostro viaggio verso una salute e un benessere migliori.

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